Epilessia e guida
Il problema della guida e dell’epilessia è nodoso. Un sequestro che si verifica durante il funzionamento di un veicolo a motore può provocare lesioni o morte al conducente, passeggeri, pedoni, o altri sulla strada—con civile, emotivo, e, eventualmente, implicazioni penali. Tuttavia, per molte persone con epilessia, l’opportunità di guidare un’auto costituisce una componente critica dell’indipendenza sociale e finanziaria., Spesso, uno dei principali motivatori per l’aderenza al farmaco antiepilettico (AED) è quello di raggiungere il controllo delle convulsioni per riconquistare il diritto di guidare.
Negli Stati Uniti, ogni stato ha requisiti specifici per quanto riguarda il numero di mesi che qualcuno deve rimanere senza crisi prima di guidare dopo una diagnosi di epilessia. Questo requisito varia da appena 3 mesi in Arizona fino a 18 mesi in Rhode Island. Questi periodi di attesa si basano sul principio che più mesi senza un sequestro, più è probabile che sia stato raggiunto il controllo dei sequestri.,
Guida e prime convulsioni
La diagnosi di epilessia richiede “due convulsioni non provocate a più di 24 ore di distanza.”Ma che dire delle persone che hanno avuto solo un attacco e non sono ancora state diagnosticate con epilessia? Qual è il loro rischio per un secondo attacco? Dovrebbero essere trattati con AEDs? Quando è sicuro per loro di guidare?
Nuove linee guida basate sull’evidenza per la gestione di un singolo attacco sono state sviluppate dall’American Academy of Neurology (AAN) e dall’American Epilepsy Society (AES)., Esiste una prova di livello A che il rischio di una seconda crisi è maggiore entro i primi 2 anni dopo una prima crisi non provocata (21% -45%). I fattori di rischio per la ricorrenza includono l’imaging cerebrale anormale, l’EEG epilettico, il sequestro notturno o l’insulto cerebrale precedente. Ognuna di queste variabili raddoppia approssimativamente la probabilità di un secondo attacco.
Gli autori suggeriscono che il trattamento con AEDs dovrebbe essere individualizzato., Aggiungono che il trattamento AED diminuirà il rischio di convulsioni negli anni 2 dopo un attacco iniziale, ma non influisce sul rischio a lungo termine di recidiva convulsiva. Sfortunatamente, gli autori non riescono a includere raccomandazioni specifiche per quanto riguarda la guida.
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