Sono affascinato dall’etimologia: lo studio dell’origine delle parole e il modo in cui i loro significati sono cambiati nel corso della storia. The Little Oxford Dictionary of Word Origins è uno dei libri più-ben-pollice sul mio scaffale.,
Mentre scrivevo il mio romanzo Le lacrime di Afrodite, che attinge alla mitologia dell’antica civiltà greca, mi ha colpito quante parole nell’uso moderno derivino da quei miti (vedihttps://hannahfielding.net/staging/1129/derived-from-greek-mythology/).
Uno di quelli con una radice molto chiara nella mitologia è ‘echo’, che, secondo una definizione del dizionario, usiamo per indicare un suono o suoni causati dal riflesso delle onde sonore da una superficie all’ascoltatore. La tragedia abbonda nei miti greci, ma ho sempre pensato che la storia di Echo sia la più tragica di tutte.,
Echo era una ninfa (una divinità minore della natura femminile) che viveva sul Monte Cithaeron. Ha vissuto una vita pacifica fino a quando non si è messa dalla parte sbagliata di Era, moglie di Zeus. Il re degli dei era un donnaiolo, e godeva soprattutto della compagnia delle ninfe. Questo non andava bene con Hera, che era la dea delle donne, del matrimonio, della famiglia e del parto.
Quando Hera scese sulla Terra, intento a catturare il marito adultero nell’atto, Zeus ordinò a Echo di distogliere l’attenzione di Hera. Echo ha fatto del suo meglio, distraendo Hera con lunghe chiacchierate e accumulando le lusinghe., Ma Hera vide presto le motivazioni di Echo, ed era furiosa che questa ninfa stesse proteggendo suo marito.
Come era abitudine per le divinità greche, Era incanalò la sua furia in vendetta. Pose una maledizione su Echo, in modo che la ninfa non potesse più indulgere in lunghe conversazioni progettate per ingannare. In effetti, Echo non poteva più parlare per se stessa, ma solo pronunciare le ultime parole che le venivano dette.
A questo punto del mito, incontriamo un altro personaggio che ha ispirato un termine moderno: narcisista. Narciso era un uomo mortale, un cacciatore, ed era molto bello – e non lo sapeva!, Un giorno era fuori a caccia quando Echo lo vide, e subito ha sperimentato un coup de foudre-amore a prima vista. Narciso sentì la presenza di Echo mentre lo seguiva, e lui gridò: ‘Chi c’è?‘
‘ Chi c’è?’era tutto povero Echo potrebbe dire in risposta.
‘Vieni qui’, disse Narciso.
‘Vieni qui’, ripeté Eco.
Quando nessuno è emerso dagli alberi, Narciso pensato che la persona deve aver sbagliato strada, e ha chiamato, ‘In questo modo, dobbiamo venire insieme.‘
A questo punto, Echo entrò nella luce, dicendo con speranza, ‘ Dobbiamo venire insieme.,’
Si precipitò a Narciso e gettò le braccia intorno a lui. Ma Narciso era inorridito, e lui la spinse via, dicendo: ‘Giù le mani! Posso morire prima che ti godi il mio corpo.’
Echo aveva il cuore spezzato, e non poteva fare altro che voltarsi e fuggire. Da quel giorno in poi, ha perseguitato luoghi solitari e si struggeva per il suo amore.
Questa non era l’ultima volta che avrebbe visto il suo amato Narciso. La tragedia abbonda nei miti greci, e così fa la retribuzione. Nemesis, dea della vendetta, apprese del crepacuore di Echo e del crudele rifiuto di Narciso, e decise di dare una lezione al vanitoso umano., In un caldo pomeriggio d’estate, lei lo attirò in una piscina per bere. Quando Narciso si chinò sulla piscina, vide un uomo lì-giovane, virile, bello. Coup de foudre-amore a prima vista. Non è venuto in mente a Narciso che era caduto per la propria riflessione.
‘Eco e Narciso’ (John William Waterhouse, 1903)
Narciso rimase in quella piscina, guardando se stesso, per un tempo molto lungo, lentamente sprecando. Le sue ultime parole, a se stesso in piscina, erano, ‘ Oh meraviglioso ragazzo, ti ho amato invano, addio., E Echo, che aveva osservato, e desiderava, e desiderava, non poteva dire altro che, Addio.’
Con il suo amore andato per sempre, Echo troppo lentamente sprecato via. Svanì, lentamente e silenziosamente, finché non restò che la sua voce.
Povera Eco: maledetta per aver seguito gli ordini del suo re; derubata del suo diritto ad una voce, ad una sua mente; capace di un grande amore, ma incapace di esprimerlo; evitata, respinta; sola.
Per me, però, la parte più toccante del racconto è la scomparsa di Echo. Narciso è stato consumato dalla passione, diventando, in definitiva, il bellissimo fiore di narciso., Echo, però, semplicemente svanì dall’esistenza. Una fine così inquietante per questo mito; non riesco a decidere se sia terribilmente triste svanire in questo modo, o in realtà una forma piuttosto bella di resa.
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