La saliva è prodotta dalle principali ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare e sublinguale), così come diverse ghiandole più piccole. Il flusso salivare può essere alterato da più entità. C’è molto scritto riguardo alla xerostomia (“bocca secca”), la condizione correlata al flusso salivare inibito o diminuito., Questa condizione è ampiamente riconosciuta in alcune malattie sistemiche, in particolare la sindrome di Sjögren, il diabete mellito, dopo farmaci anticolinergici, antistaminici e decongestionanti, nonché stati di maggiore impulso simpatico, come ansia o disturbi emotivi e varie altre condizioni psicosociali. D’altra parte, la scialorrea o il ptialismo, la condizione di aumento del flusso salivare, è raramente discussa nella letteratura clinica., La scialorrea può verificarsi con vari disturbi neurologici, infezioni, fase secretoria del ciclo mestruale, avvelenamento da metalli pesanti, malattia di Wilson, sindrome di Angelman, nonché una condizione relativamente sconosciuta chiamata scialorrea parossistica idiopatica. La salivazione normale può essere alterata da farmaci (come clozapina, risperidone, nitrazepam, litio e betanecolo) che hanno un effetto colinergico che induce la scialorrea. Questo rapporto si concentra sulla scialorrea in relazione ai disturbi dell’orofaringe e dell’esofago., Il paziente in genere riconosce un problema con eccessivo “muco schiumoso” ma non capisce la sua origine. Le infezioni e l’ostruzione sono le cause orofaringee più comuni. L’aumento del flusso salivare si verifica come una manifestazione tipicamente sottile della malattia da reflusso gastroesofageo. Questo evento è indicato come acqua sfacciata. L’acalasia idiopatica e il megaesofago dovuti al parassita Trypanosoma cruzi sono regolarmente associati alla scialorrea., L’ostruzione esofagea (corpo estraneo, cancro o formazione di stenosi), l’infezione e l’intubazione nasogastrica sono le condizioni più comuni associate alle sequele sintomatiche della sialorrea. Le complicanze respiratorie e polmonari correlate alla sialorrea sono maggiori in quelli con una ridotta sensazione di flusso salivare e ritenzione ipofaringea. Gli estremi di età, i debilitati cronicamente, o quelli in strutture di assistenza cronica, in particolare associati a incidenti cerebrovascolari e cancro esofageo, in genere comprendono questa popolazione., Per il paziente con una consapevolezza intatta della saliva, la sialorrea può presentarsi con significativi stigmi sociali. Occulto sbavando o regolare evacuazione orale in un tessuto o “coppa sputo” è socialmente incapacitante. Questo rapporto fornisce una revisione della fisiologia, della patogenesi, delle manifestazioni cliniche e delle opzioni terapeutiche per la sialorrea., I medici e gli altri operatori sanitari dovrebbero riconoscere l’importanza della scialorrea come possibile indicatore o complicazione di una varietà di stati patologici dell’orofaringe e dell’esofago, nonché il suo impatto sulla qualità fisica e sociale della vita del paziente.
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