Il Kinkakuji, noto anche come il Padiglione d’oro, è probabilmente l’attrazione turistica più famosa e popolare di Kyoto. Questo tempio, ricoperto di foglia d’oro che sembra galleggiare sull’acqua, offre ogni giorno una vista mozzafiato ai turisti che possono godere della sua bellezza che cambia a seconda delle stagioni. Ma in realtà, ciò che questi molti visitatori osservano non è altro che una ricostruzione risalente al 1955., Sì, avete letto bene, perché il 2 luglio 1950, un sabato sera, il luogo celebrato per la sua bellezza e importanza culturale si trasforma in una nuvola di cenere dopo che un giovane monaco buddista, Shoken Hayashi, lo ha deliberatamente dato alle fiamme per “odio per la bellezza”.
Se questa storia ti suona familiare, è perché potresti aver già letto il romanzo di Yukio Mishima, Il Padiglione d’oro, ispirato a questo evento e alla confessione del giovane criminale., Quest’ultimo, infatti, confessò di aver voluto compiere un “doppio suicidio amoroso” con il tempio e fu scoperto poco lontano, morendo dopo essersi pugnalato al petto e aver ingerito sonniferi. La polizia lo trovò in tempo per evitare la sua morte e fu condannato a 7 anni di carcere, ma morì di tubercolosi nel 1956, all’età di 26 anni, prima di finire di scontare la sua pena.,
Se l’evento ha creato molte fantasie sui motivi dell’atto, quello che si sa è che il monaco, che era balbuziente e brutto, avrebbe confessato di aver agito per “gelosia della bellezza” e per “risentimento contro la classe superiore”, provenendo egli stesso da un contesto disagiato. Gli psichiatri gli diagnosticarono la schizofrenia e sua madre si suicidò poco dopo l’incendio., Molti hanno visto il suo atto, Yukio Mishima in primo luogo, come una protesta contro le disuguaglianze sociali, ma anche contro la trasformazione del paese in una società capitalista e la trasformazione dei luoghi di culto in un’attrazione turistica commerciale.
1950: Il Padiglione d’Oro va in fumo
Se il suo atto non avrà finalmente impedito tutto questo accada, possiamo comunque ricordare, che in questa epoca in cui molti dei nostri lasciti culturali sembrano andare in fumo (il Museo Nazionale del Brasile, Notre Dame, Palmyre, …,), la bellezza è una cosa fugace, e tali luoghi non dovrebbero essere dati per scontati. Quindi affrettatevi e godere! Possiamo anche visitare questo posto insieme come è nel programma della nostra escursione ad Arashiyama!
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